SERVIZI E INVESTIMENTI

Per erogare i propri servizi ai cittadini e alle imprese, il Comune sostiene costi di personale, costi per acquistare beni e servizi all’esterno, costi per utenze e spese per affitti. Deve inoltre sostenere ogni anno i costi del servizio del debito (quota capitale e quota interessi) e pagare alcune imposte e tasse (es. IVA).

A) IL BUDGET 2016

Il Volume 5 del DUP (che rappresenta l’analisi delle previsioni di entrata e di spesa riclassificate secondo lo schema di budget) evidenzia le spese correnti che il Comune sosterrà per l’anno in corso distinguendole in cinque macro-aggregati, che per il 2016 hanno le seguenti dimensioni:

  • Personale (compresi compensi agli amministratori): 173,6 milioni di euro;
  • Economato (utenze, informatica, gestione immobili): 27,5 milioni di euro;
  • Consumi specifici (costi per acquisti di beni e servizi attribuiti direttamente alla responsabilità gestionale dei singoli Dipartimenti/Aree/Settori/Quartieri): 148,9 milioni di euro;
  • Altre spese (servizi Hera, gestione patrimonio, costi finanziari): 174,6 milioni di euro;
  • Fitti: 5 milioni di euro.

Scarica il Volume 5 del DUP 2016-2018 in formato pdf.

Il budget è un documento previsionale.
Il riscontro a consuntivo è affidato allo strumento della contabilità analitica, in grado di evidenziare i costi di cui sopra riferiti alle strutture organizzative in cui il Comune è suddiviso e, all’interno di queste, il costo complessivo delle attività che svolgono.

B) IL CONSUNTIVO DI CONTABILITA' ANALITICA 2015

Nel Volume 1 del Consuntivo di contabilità analitica 2015 vengono resi noti i costi per natura, in serie storica dal 2010 al 2015.

Nel 2015 i costi totali del Comune di Bologna ammontano a 538,2 milioni di euro, in calo rispetto al 2010 di 10,3 milioni, pari al -1,9%.

Questi costi totali si distinguono in due categorie:

  • costi di natura ordinaria, pari nel 2015 a 455,2 milioni di euro (-24,9 milioni rispetto al 2010);
  • costi di natura straordinaria, pari nel 2015 a 83 milioni di euro (+14,6 milioni rispetto al 2010).

L’evoluzione dei costi di natura ordinaria registrata nel 2015 si inserisce in un processo di razionalizzazione e qualificazione della spesa di intensità eccezionale, che ha interessato tutto il periodo considerato. Se si esamina la serie storica di questi costi si evidenzia che rispetto al 2010 si registra un calo di 24,9 milioni di euro (da 480,1 a 455,2 milioni). Siamo in presenza di una riduzione della spesa di grande rilievo assoluto, pari in percentuale al -5,2%. Bisogna inoltre considerare che nel periodo 2010-2015 si è registrata a Bologna una variazione complessiva dei prezzi pari al 7,5% in termini cumulati; quindi se si prende in considerazione anche il processo inflazionistico la riduzione dei costi ordinari rispetto al 2010 si avvicina al 13% in termini reali.

A questo proposito bisogna segnalare che i dati di contabilità analitica 2015 risentono dei nuovi principi contabili relativi all’utilizzo del Fondo pluriennale vincolato, che non era presente nel 2010. Al netto di questa componente la contrazione della spesa nel periodo considerato è quindi più accentuata e sulla base dei dati della contabilità finanziaria si può stimare in termini reali pari a circa il 17%.

Da questi dati appare evidente l’intensità e la continuità del processo di spending review condotto dall’Amministrazione in questo periodo, caratterizzato come già specificato nella premessa del volume da una drastica riduzione delle risorse disponibili e da un significativo aumento dei bisogni sociali, sia per l’evoluzione demografica sia per le negative conseguenze della crisi economica.

La disponibilità in serie storica dei dati di contabilità analitica permette anche di articolare in modo significativo l’analisi di questo rilevante processo di razionalizzazione della spesa.

Analisi della spesa 2015 per natura di costo

La contabilità analitica fornisce i costi pieni e le relative misure di attività per tipologia di intervento relativamente ai seguenti principali campi di intervento: