Imposta Municipale Unica

Dal 2012 viene introdotta l’Imposta Municipale Unica, un’imposta diretta che grava sul patrimonio immobiliare (abitazioni, immobili per attività economiche, altri immobili, terreni), e che sostituisce l’ICI (Imposta Comunale sugli immobili).

A) Nel 2012 previsto un gettito IMU di 175,8 milioni di euro

La previsione 2012 relativa al gettito IMU ammonta a 175,8 milioni di euro, con un beneficio per il bilancio comunale pari solamente a 41,7 milioni a seguito di:

• scomparsa del precedente gettito ICI (valutato nelle stime ministeriali relative al 2010 in circa 86,1  milioni);
• riduzione del Fondo sperimentale di riequilibrio di 48 milioni (determinata sempre  sulla base delle stime ministeriali del gettito IMU ad aliquote base rispetto al precedente gettito ICI).

A questo proposito è indispensabile evidenziare che queste stime ministeriali dell’extragettito IMU dovranno confrontarsi con le somme che verranno realmente riscosse dal Comune, che potranno essere valutate nei prossimi mesi sulla base dei dati relativi al pagamento del primo acconto da parte dei contribuenti entro il 18 giugno.

B) Sull’abitazione principale mantenuta l’aliquota base IMU allo 0,4%

L’Amministrazione ha deciso di fissare allo 0,4% l’aliquota IMU sull’abitazione principale (e sulle pertinenze ammesse).

E’ prevista inoltre una detrazione su base annua di 200 euro, maggiorata di 50 euro per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Questa maggiorazione per i figli non può superare l’importo massimo di 400 euro.

Sulla base di questa aliquota dello 0,4% il gettito stimato dal Ministero dell’Economia e delle finanze (MEF) dovrebbe essere pari a 45,6 milioni di euro.

E’ importante evidenziare che tutto questo gettito andrà a beneficio del Bilancio statale, attraverso una riduzione di analogo importo del Fondo sperimentale di riequilibrio trasferito al Comune di Bologna.

C) Quali sono gli altri immobili ai quali si applica l’aliquota IMU dello 0,4%

L’aliquota dello 0,4% verrà applicata anche per le unità immobiliari:

• adibite ad abitazione principale  dai soci di cooperative edilizie a proprietà indivisa residenti nel Comune
• possedute, a titolo di proprietà o di usufrutto, da anziani o da disabili che spostano la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che l’abitazione non risulti locata
• possedute, a titolo di proprietà o di usufrutto, da cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, sempre a condizione che l’abitazione non risulti locata
• regolarmente assegnate dagli Istituti autonomi per le case popolari

D) Su tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale è previsto un gettito IMU di 130,2 milioni di euro

Sempre secondo le stime del Ministero Economia e Finanze, il Comune di Bologna dovrebbe incassare su tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale 88,5 milioni di euro, applicando l’aliquota base dello 0,76%.

Anche questa somma non porterà alcun beneficio aggiuntivo al Bilancio comunale, in quanto sostituisce nella quasi totalità il precedente gettito assicurato dall’ICI.

Per consentire un gettito aggiuntivo di 41,7 milioni di euro (necessario per continuare ad assicurare i servizi in presenza delle rilevanti riduzioni delle risorse statali), il Comune di Bologna ha dovuto adottare aliquote IMU superiori allo 0,76% per alcune tipologie di immobili.

A titolo esemplificativo si evidenziano le seguenti casistiche:

• verrà applicata un’aliquota IMU del 1,06% per i terreni e per tutte le unità abitative diverse dall’abitazione principale, tenute a disposizione del proprietario o locate a canoni di mercato. Per favorire gli affitti a canone concordato verrà invece applicata alle unità immobiliari locate con questa tipologia contrattuale  un’aliquota IMU dello 0,76%
• verrà applicata un’aliquota IMU dello 0,96% per le unità immobiliari destinate allo svolgimento di attività economiche.   Tale aliquota sarà ridotta:
     * allo 0,94% per le unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali C1 e C3 nel caso in cui la proprietà dell’immobile sia dell’impresa che ne fa uso
     * allo 0,76%, limitatamente a 3 esercizi, per le imprese che intraprendono una crescita economica tramite fusione o incorporazione.