Proventi dai servizi educativi-scolastici

Il Comune eroga i servizi in campo educativo applicando un regolamento tariffario che definisce la misura delle contribuzioni degli utenti, parametrate secondo i valori dell’indicatore sintetico di situazione economica equivalente (ISEE).

La previsione di entrata per il 2016 per questi proventi è di 18,1 milioni di euro (di cui 11,9 milioni relativi alla refezione scolastica e 5 milioni relativi ai nidi d’infanzia), che rappresentano il 3,4% delle entrate correnti. Rispetto al 2015 si registra un aumento di 7 milioni di euro, dovuto  all’inserimento dal bilancio 2015 della voce di entrata «Proventi da mense» che nel 2016 è conteggiata ad anno intero.

Dal punto di vista delle famiglie bolognesi utenti dei servizi fra le diverse voci comprese in questa categoria assumono un particolare rilievo:

  • i proventi da asili nido, previsti nel 2016 e negli anni successivi in 5,015 milioni di euro (sullo stesso livello del 2015). In data 14/07/2015 il Consiglio Comunale ha infatti deliberato di confermare, in via sperimentale per un anno a decorrere dall’anno educativo-scolastico 2015/16, il sistema tariffario dei servizi Nido d’infanzia, Spazio bambini, Centri per bambini e genitori e dei servizi integrativi di pre-scuola nell’orario mattutino, post scuola nell’orario pomeridiano, trasporto scolastico collettivo e post scuola nell’orario del pranzo. Sono stati inoltre apportati alcuni adeguamenti che, pur non modificando l’impianto complessivo del sistema tariffario vigente, hanno il solo scopo di migliorare le condizioni di fruizione dei servizi da parte dei cittadini, alla luce delle esigenze emerse nel corso degli ultimi anni, anche su segnalazione degli stessi utenti. Tale decisione del Consiglio è stata assunta anche sulla base delle verifiche effettuate sulle nuove dichiarazioni ISEE presentate dagli utenti fino a quel momento;
  • i proventi da mense, previsti nel 2016 e negli anni successivi su base annua in 11,869 milioni di euro. Sempre a questo proposito si ricorda che in data 27/07/2015 il Consiglio Comunale ha deliberato di modificare a partire dall’anno scolastico 2015/2016 il sistema tariffario della refezione scolastica agendo sui seguenti criteri:
    • riduzione in modo generalizzato delle quote di contribuzione degli utenti rispetto al sistema tariffario precedente, adeguandolo alla mutata situazione economica di gestione del servizio, con benefici per tutte le categorie di utenti;
    • definizione di una tariffa massima a pasto che risulti non superiore alla somma tra i costi sostenuti dall’Amministrazione comunale per ciascun pasto nell’ambito del contratto di servizio e pari a euro 4,10 (più IVA) e i costi fissi sostenuti direttamente all’Amministrazione per l’erogazione del servizio di refezione;
    • previsione di una tariffa unica a pasto consumato, superando in questo modo il precedente sistema misto che prevedeva una quota fissa mensile ed una quota a pasto consumato;
    • rimodulazione delle agevolazioni tariffarie in relazione ai valori ISEE del nucleo di appartenenza, prevedendo 15 fasce ISEE che diano maggiore gradualità alla progressione delle quote agevolate;
    • introduzione di uno specifico sconto pluri-utenza, nuovo e più elevato rispetto a quello vigente per gli altri servizi integrativi, che prevede per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 30.000 euro uno sconto diversificato per fasce ISEE e per numero di bambini che fruiscono della refezione, a partire dal secondo figlio minore di età anagrafica.

Anche in questo caso tale decisione del Consiglio è stata assunta sulla base delle verifiche effettuate sulle nuove dichiarazioni ISEE presentate dagli utenti fino a quel momento.